Trump e Musk stanno orchestrando la più grande rapina della storia
Un colossale trasferimento di ricchezza dai fondi pubblici alle tasche dei miliardari, tra manipolazioni finanziarie, criptovalute e politiche economiche di stampo fascista.
Non si tratta solo di una banca svaligiata o di una fascia di popolazione spolpata. Quello che stanno mettendo in atto Trump, Musk e il loro entourage è un progetto di rapina su scala globale, un furto sistematico di denaro pubblico che mira a drenare risorse da ogni angolo del pianeta. L’avidità è senza precedenti: non vogliono solo arricchirsi, vogliono tutti i soldi. Idealmente, tutti i soldi del mondo.
Questa élite può essere paragonata alla SPECTRE di James Bond: un'organizzazione segreta e tentacolare che opera nell'ombra con l'obiettivo di accumulare potere e ricchezza globale attraverso il terrorismo, la manipolazione politica e il crimine organizzato. Ma non è solo finzione. Stiamo assistendo all'emergere di una “oikocrazia”, un termine coniato dal docente Fabio Armao dell'Università di Torino, che descrive una nuova forma di governo basata su clan di miliardari che antepongono gli interessi privati a quelli pubblici. Come dice Armao: “il trionfo del capitalismo neoliberale ha assunto ormai i contorni di una clanizzazione della società e dell’economia globale. I principali protagonisti di questa fase storica non sono più gli stati-nazione, ma gruppi che agiscono come clan: mafie, gang, terroristi, signori della guerra, ma anche partiti e alte sfere della finanza e delle corporation multinazionali”.
Non è solo avidità, è una strategia. Una strategia propugnata con metodo fascista: dietro ci sono ideologi razzisti e un preciso disegno politico, ma il fine ultimo è sempre lo stesso—accumulare ricchezza senza limiti. Svuotare le casse pubbliche per occultare il denaro, imporre dazi insensati e misure economiche dannose per speculare sui crolli di borsa, destabilizzare lo Stato e il sistema finanziario per arricchirsi sulle macerie. Il fascismo, in questo schema, è più un mezzo che un fine: uno stile, un grimaldello per aprire la cassaforte del mondo e svuotarla.
Il concetto di “più grande rapina della storia” arriva dalla newsletter di Paul Krugman, premio nobel dell’economia nel 2008 (grazie alla newsletter Polpette per la segnalazione), che considera l’attuale sistema delle criptovalute il complice ideale per le acquisizioni predatorie di questi miliardari. Per cui, non importa se la guerra dei dazi e gli annunci urlati di Trump stanno spingendo al ribasso pure le azioni del suo amico Musk, il punto è un altro e sta nel saccheggio delle risorse dei piccoli risparmiatori tramite le monete digitali.
Ecco la storia, così come raccontata da Krugman: “il mese scorso degli hacker hanno saccheggiato monete Ethereum per un valore di 1,5 miliardi di dollari da Bybit, un exchange di criptovalute con sede a Dubai, apparentemente la cifra più alta che qualcuno abbia mai rubato in un singolo colpo. L’FBI ritiene che dietro l’attacco ci sia il regime nordcoreano. La maggior parte delle monete è già stata riciclata in Bitcoin e alla fine verrà trasformata in denaro reale che verrà utilizzato per sostenere la brutale dittatura di Kim Jong Un. È una bella storia, ma solo di recente ha iniziato a ricevere una copertura importante. La spiegazione più probabile di questo ritardo è che le frodi e i furti legati alle criptovalute sono così diffusi che giornalisti e redattori sono diventati indifferenti”.
Intanto, “i piccoli investitori continuano a perdere grandi somme di denaro in truffe sulle criptovalute, come i rug-pull. E il più grande rug-pull finora è in corso: il piano di Donald Trump per una riserva strategica di criptovalute. Cos’è un rug-pull? Un esempio da manuale è appena accaduto in Argentina, dove Javier Milei, il presidente, ha pubblicizzato una nuova criptovaluta chiamata $Libra. Il prezzo della valuta è salito alle stelle quando migliaia di piccoli operatori hanno acquistato, mentre gli addetti ai lavori hanno venduto i loro titoli per enormi profitti. Poi il prezzo è crollato, lasciando i piccoli operatori in possesso di pezzi di codice senza valore”.
“Vi suona familiare? Dovrebbe esserlo: la moneta $Trump, introdotta con grande clamore da Trump a gennaio, ha attirato miliardi di dollari dai fan del MAGA, per poi perdere rapidamente più dell’80 percento del suo valore. La maggior parte delle monete $Trump è stata inizialmente acquistata da una manciata di grandi investitori, anche se non è chiaro se il loro intento fosse quello di truffare i piccoli acquirenti o semplicemente di corrompere il presidente. Mentre sia Milei che Donald Trump negano di aver tratto personalmente profitto dai rug-pull che hanno permesso, dubito seriamente che qualcuno ci creda. E se Trump riesce a stabilire una riserva strategica di criptovalute federale, pagata con i dollari delle tasse statunitensi, le truffe associate a $Libra e $Trump sembreranno spiccioli”.
“È vero che le criptovalute hanno dimostrato di essere notevolmente durevoli, anche se il loro unico utilizzo serio sembra essere quello di consentire attività criminali. Tuttavia, l'esperienza dimostra che il risultato più probabile di una riserva strategica di criptovalute è che seguirà la strada di $Libra e $Trump, producendo enormi profitti per alcuni grandi attori e enormi perdite sia per i contribuenti che per gli investitori poco informati”.
Coda musicale. Alla prossima.
Il numero 38 di JournalisTips è stato chiuso alle 14.33 di mercoledì 12 marzo ed è stato inviato a 91 contatti.
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